Centro Studi Labor offre un servizio completo nella valutazione e analisi di tutti i rischi presenti negli ambienti di lavoro e, grazie al personale opportunamente formato e qualificato svolge analisi strumentali specifiche finalizzate ad una valutazione quantitativa dell’entità del rischio derivante dall’esposizione ad agenti fisici (rumore-vibrazioni), chimici e di movimentazione manuale dei carichi.
Rumore
È il suono che provoca una sensazione fastidiosa per la variazione della pressione dell’aria che raggiunge l’orecchio.
È un rischio più o meno presente negli ambienti di lavoro e strettamente legato alla tipologia di attività svolta, alla struttura dei locali ed al posizionamento delle macchine ed attrezzature. Il D.Lgs.81/08 e s.m.i. fornisce le indicazioni dei valori limite di esposizione suddividendo l’entità del rischio in tre fasce, il rilevamento fonometrico e l’analisi dei dati raccolti attraverso software specifici permettendo di valutare la fascia di rischio al fine di individuare le misure preventive e protettive necessarie alla tutela della salute dei lavoratori. Per la valutazione del rumore viene effettuata tramite Fonometro in classe 1 Larson Davis LXT.
Vibrazioni
Le vibrazioni sono oscillazioni meccaniche generate da onde di pressione che si trasmettono attraverso corpi solidi e sono suddivise in base a tre principali bande di frequenza in funzione degli effetti fisiopatologici sull’uomo.
Oltre che dalla frequenza, le vibrazioni sono caratterizzate da altri parametri, in stretta relazione tra cui quello più importante è l’accelerazione per valutare gli effetti sull’uomo.
Entità del rischio: il D.Lgs.81/08 e s.m.i. definisce dei valori limite di esposizione per i due “sistemi” maggiormente esposti (mano-braccio e corpo intero); attraverso l’analisi del valore di accelerazione dato da ciascuna attrezzatura elettrica o pneumatica e l’elaborazione del dato con software dedicati è possibile stabilire la sua l’entità.
Come definito dall’art. 200 D. Lgs. 81/08 e dalle generali norme di igiene industriale, l’esposizione umana a vibrazioni meccaniche si divide in:
- Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio, indicate con acronimo inglese HAV (Hand Arm Vibration). Si riscontrano in lavorazioni in cui s’impugnano utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti. Le vibrazioni meccaniche trasmesse al sistema mano-braccio nell’uomo comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari;
- Vibrazioni trasmesse al corpo intero, indicate con acronimo inglese WBV (Whole Body Vibration). Si riscontrano in lavorazioni a bordo di mezzi di movimentazione usati nell’industria ed in agricoltura, mezzi di trasporto ed in generale macchinari industriali vibranti che trasmettono vibrazioni al corpo intero; questo tipo di vibrazioni comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide.
Movimentazione manuale dei carichi
Il D. Lgs. 81/08 e s.m.i., al Titolo VI (art. 167, 168, 169) e all’Allegato XXXIII disciplina la tutela dei lavoratori nello svolgimento di attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari.
Per movimentazione manuale dei carichi si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari.
Centro Studi Labor grazie al personale adeguatamente formato, vuole fornire alle aziende uno studio mirato che permetta di definire meglio le postazioni di lavoro e l’organizzazione delle mansioni al fine di ridurre il rischio per i lavoratori di patologie dorso-lombari più o meno gravi.
Ci occupiamo del rischio derivante dal sovraccarico degli arti superiori (braccia, spalla) utilizzando il metodo di analisi OCRA (elaborazione e studio dei filmati delle postazioni di lavoro e progettazione e/o ri-progettazione delle stesse) e del rischio dorso lombare utilizzando il metodo SNOOKE-CIRIELLO (rilevamento delle forze con dinamometro DIN ERGO PRO X) e metodo NIOSH; per l’elaborazione dei dati utilizziamo i software implementati dal Centro Italiano di Ergonomia (CIE).
Chimico
In tutte le attività lavorative che comportano la presenza di agenti chimici ossia o se ne prevede l’utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l’immagazzinamento, il trasporto o l’eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività, il Datore di Lavoro ha l’obbligo di:
effettuare la valutazione dei rischi di esposizione dei lavoratori preliminarmente ed aggiornarla periodicamente, nonché prendere, in base alle risultanze, tutte le misure di prevenzione e protezione, collettiva ed individuale, necessarie a ridurre al minimo il rischio.
Centro Studi Labor grazie all’analisi qualitativa e quantitativa (con l’utilizzo di software dedicati, basati su metodi matematici “movarisk”) è in grado di fornire al datore di lavoro la consulenza e l’assistenza necessaria alla realizzazione della valutazione dell’esposizione ad agenti chimici ed individuare mirate misure di prevenzione. A corredo della valutazione è anche possibile richiedere l’effettuazione di campionamenti ed analisi della qualità dell’aria negli ambienti di lavoro (servizio offerto mediante collaborazioni con tecnici e laboratori qualificati).
Campi elettromagnetici CEM
I campi elettromagnetici vengono prodotti da una vasta gamma di sorgenti alle quali i lavoratori possono essere esposti sul luogo di lavoro, infatti in molte attività lavorative ove sono presenti macchine ed attrezzature a funzionamento elettrico sono generati campi elettromagnetici, che possono provocare danni alla salute e sicurezza dei lavoratori se non correttamente gestiti. I campi elettromagnetici possono anche essere incidentali, come i campi generati in prossimità dei cavi di distribuzione dell’energia elettrica all’interno degli edifici, oppure dovuti all’impiego di apparecchiature e dispositivi elettrici.
Il datore di lavoro deve quindi provvedere ad un censimento delle attrezzature presenti ed effettuare la valutazione del rischio di esposizione a CEM tramite misurazione sul campo dei livelli di frequenza. Alla luce di quanto sopra esposto, Centro Studi Labor ha integrato i suoi servizi e, grazie alla collaborazione con tecnici qualificati, è in grado di offrirvi il servizio di misurazioni della frequenza dei CEM presenti in azienda oltre alla consulenza ed assistenza per una valutazione preliminare per la presenza di sorgenti di CEM sul luogo di lavoro, nonché nell’indicazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali per la corretta gestione del rischio di esposizione dei lavoratori CEM.
Il D.Lgs.159/2016, che ha modificato e sostituito gli articoli 206,207,209,210,211,212 ed aggiunto l’art.210 bis del D.Lgs.81/08 e s.m.i, riguarda la protezione dei lavoratori dei CEM a bassa frequenza (0-300Hz). E’ in vigore dal 2 settembre 2016.
La valutazione del rischio prevede quindi:
- analisi preliminare delle macchine/attrezzature presenti sul luogo di lavoro e del processo produttivo,
- misurazione dei campi elettromagnetici presenti,
- definizione dei livelli di azione rilevati e rispetto dei limiti di esposizione (VLE),
- stesura del documento di valutazione del rischio di esposizione ed indicazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali per la corretta gestione del rischio.
Leggi e scarica il D.LGS 159/2016.